domenica 16 ottobre 2011

Alberta Ferretti





Elegante, raffinata, sobria ma allo stesso tempo un po frizzante !



















Alberta Ferretti


Alberta Ferretti inizia da giovanissima nella sua Romagna, ad affinare il gusto per i tessuti di pregio: cresciuta nella grande sartoria della madre, costantemente a contatto con le stoffe e con tutto ciò che riguarda la creazione degli abiti, sin da piccola alimenta l'innato senso estetico e quella passione, nonché talento per la moda, che faranno di lei una delle più rinomate firme del Made in Italy nel mondo. Il suo stile, fatto di cromatismi sofisticati e lavorazioni accurate, sarà segno distintivo e riconoscibile nel panorama della moda internazionale.
Ad appena 18 anni, la sua determinazione la induce ad aprire la prima boutique a Cattolica, dove comprenderà al meglio l'evoluzione del gusto e i desideri dell’universo femminile, anche delle donne più esigenti.
Nel 1974 disegna la sua prima collezione che si rivela di gran gusto e di una raffinatezza senza eguali, ed ecco arrivare il successo: Alberta Ferretti viene consacrata come una delle più grandi stiliste italiane.
Insieme al fratello Massimo, nel 1980, fonda l’azienda di famiglia, la Aeffe,che porterà le iniziali del suo nome, di cui lei è designer e vicepresidente.
Parte alla conquista delle passerelle milanesi che nel 1981 vedono sfilare le sue creazioni, ma Alberta Ferretti non si accontenta del successo ottenuto fin ora ed inizia a produrre le collezioni di alcune firme di spicco del prèt-à-porter, come Moschino (1983), Ozbek (1988), Gaultier (1994) e Rodriguez (1997).
Strettamente legata alla parte creativa dell’azienda, la designer nel tempo delinea il suo stile inconfondibile fatto di linee essenziali, ricami preziosi e decorazioni lievi, icona di una femminilità discreta e sofisticata.
L’azienda intanto si espande e nel 1984 Alberta Ferretti, donna e marchio, dà vita ad una seconda linea destinata ai più giovani: "Philosophy by Alberta Ferretti".
Ma il suo interesse non si ferma alla Moda: appassionata cultrice del patrimonio storico e artistico italiano, nel 1994,  con la collaborazione del Comune di Montegridolfo e dell’Ente Regione Emilia, riporta in vita il piccolo borgo medievale di Montegridolfo, scelto nel XIII secolo come dimora della nobile famiglia Gridolfi.
Dopo circa sei anni di lavoro, il borgo ritrova la sua identità perduta, apparendo come era alle origini, e l'impegno dimostrato dalla stilista amante della storia e dell'arte le varrà nel 2000 la laurea "ad honoris causa" in Conservazione dei beni culturali.
Montegridolfo è di nuovo il centro con botteghe artigianali, negozi con prodotti locali e giardini dove d’estate si vive di concerti. La residenza del Palazzo Viviani, cuore pulsante del castello, è il punto d’incontro e l’oasi di relax dei grandi nomi del jet-set internazionale.
Nel 1996 la griffe Alberta Ferretti ammalia gli Stati Uniti e nella "Big Apple", sulla 56esima strada, apre uno showroom.
Nel 1998 è tempo di onorificenze per Alberta, nominata Cavaliere dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.
In occasione della rappresentazione dell’Opera ‘Carmen’ di Bizet, tenutasi alle Terme di Caracalla a Roma nel 2003, Alberta Ferretti realizza 490 costumi di scena. Una collezione, ispirata proprio alla forte ed affascinante personalità di Carmen, dove il tessuto utilizzato è lo chiffon, che da sempre identifica il suo stile. Intanto a Roma, Milano, Parigi, Taipei, New York, Londra e Tokio il ciclone Alberta è inarrestabile e nascono nuove boutique monomarca della griffe.


Nel 2005 nella suggestiva Piazza del Campidoglio sfila la sua prima collezione di "Prêt-à-Couture" composta di 20 abiti dedicati ad una donna eterea, sensuale ed estremamente femminile. Sarà in questa occasione che riceverà dal sindaco di Roma Walter Veltroni il Premio alla Carriera. Nello stesso anno le viene conferito a New York dall’International Fashion Group, un altro premio, “The Romantics”, dedicato alle sue creazioni cariche di sentimenti e di emozioni. La stilista, infatti, vede nel romanticismo la libertà di creare seguendo la spinta della fantasia, delle emozioni, senza perdere mai di vista la donna contemporanea che non deve mai tradire se stessa.



Baci dalla vostra CLARA <3

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